Matteo Salvini diventa ‘moderato’ per l’Europa. Ma si profila uno scontro con Giorgia Meloni, leader in ascesa nel Centrodestra.
Nelle ultime settimane, o meglio dall’inizio della campagna elettorale in Emilia Romagna, Matteo Salvini ha iniziato una nuova trasformazione che lo sta portando ad essere moderato. O meglio, decisamente più moderato rispetto al Salvini-Ministro.
La svolta moderata di Matteo Salvini
I dubbi diventano conferme in occasione della conferenza tenuta davanti alla stampa estera a Roma. Nel suo primo intervento ufficiale ai microfoni dei giornalisti dopo il via libera del Senato all’autorizzazione a procedere, il leader della Lega sveste i panni del conquistatore e imbraccia i simboli del patriottismo. Non senza una vena di vittimismo che in fin dei conti aveva già mostrato alle battute finali della campagna elettorale in Emilia Romagna.
Il possibile scontro con Giorgia Meloni
La trasformazione – l’ennesima evidenziano i critici – sembra destinata ad incrinare i rapporti con Giorgia Meloni, astro nascente della destra e con una visione politica decisamente meno moderata rispetto a quella proposta dalla Lega. Non a caso mentre il fu ministro presentava con orgoglio il decreto Sicurezza Bis FdI continuava a rilanciare l’ipotesi del blocco navale, accompagnato da una serie di proposte decisamente forti.
“Noi non abbiamo competitor, io non ambisco a rappresentare la destra radicale. Chi ha il 32% deve parlare a tutti, non solo alla destra radicale”, ha dichiarato Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa.
Un Salvini moderato per un posto in Europa
L’intenzione di Salvini sembra chiara: vuole rassicurare l’Europa, vuole costruire linee di dialogo, vuole entrare a far parte di una coalizione credibile, forte. Una base che possa spingerlo anche a livello nazionale nella sua corsa verso Palazzo Chigi.